La nostra storia

La Società italiana di Filosofia giuridica e politica  è stata costituita, con la denominazione di Società italiana di Filosofia del diritto, nel 1935 su iniziativa del prof. Giorgio Del Vecchio, titolare della cattedra di Filosofia del diritto dell’Università di Roma; e il suo Statuto fu approvato ufficialmente con Decreto del 21 marzo 1936 dal Ministro dell’Educazione nazionale, il quale con Decreti successivi ne nomina  Presidente il prof. Del Vecchio e Vicepresidente il prof. Francesco Bernardino Cicala, dell’Università di Firenze (v. Rivista int. di Filosofia del diritto, XVI, 1936, fasc. III, pp. 299-301). Ad organo ufficiale della Società fu scelta la Rivista internazionale di Filosofia del diritto.

La prima Assemblea della Società fu tenuta nell’Aula del Senato accademico dell’Università di Roma il 25 aprile 1936, e ad essa parteciparono numerosi studiosi della materia venuti da tutte le Università italiane. In base all’art. 5 dello Statuto, su proposta del Presidente furono chiamati a far parte della Commissione consultiva i proff. Felice Battaglia, dell’Università di Macerata; Benvenuto Donati, dell’Università di Modena; Eugenio Di Carlo, dell’Università di Perugina; Giacomo Perticone, dell’Università di Ferrara; Segretario fu nominato il prof. Guido Gonella, dell’Università di Pavia, e Vicesegretario Rinaldo Orecchia (v. Rivista int. di Filosofia del diritto, XVI, 1936, fasc. III, pp. 439-441). Alla Società, quale Sezione italiana,  fu subito affidata l’organizzazione della III Sessione dell’Istituto Internazionale di Filosofia del diritto e di Sociologia giuridica, tenuta a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 1937, nella quale fu discusso il tema: Il fine del diritto: bene comune, giustizia, sicurezza giuridica (v. G. Gonella, La III Sessione dell’Istituto internazionale di Filosofia del diritto e di Sociologia giuridica, in Rivista int. di Filosofia del diritto, XVII, 1937, fasc. III, pp. 346-374).

La seconda Assemblea fu tenuta il 5 Aprile 1937, con la partecipazione di numerosi Soci; furono confermate tutte le cariche sociali e fu deciso di bandire un concorso a premio per una Bibliografia ragionata sulla Filosofia del diritto in Italia dal 1860 ad oggi. Fu anche elaborato un programma per una Serie di monografie sull’insegnamento della Filosofia del diritto nelle Università italiane (v. Rivista int. di Filosofia del diritto, XVII, 1937, fasc. III, 374-375).

A causa dei successivi avvenimenti, il concorso andò deserto. Delle progettate monografie sull’insegnamento della Filosofia del diritto in Italia ne sono state pubblicate sette nella Rivista int. di Filosofia del diritto, e cioè:

  • DONATI, L’insegnamento della Filosofia del diritto e l’attività didattica di Bertrando Spaventa alla Università di Modena nel 1859-60, XVIII, 1938, fasc. VI, pp. 541-571.
  • A. GROPPALI, L’insegnamento della Filosofia del diritto nella Università di Cagliari, XVIII, 1938, fasc. VI, pp. 614-621.
  • G. QUADRI, L’insegnamento della Filosofia del diritto nell’Università di Siena, XXX, 1953, fasc. IV, pp. 510-524.
  • C. LAVIOSA, L’insegnamento della Filosofia del diritto nell’Università di Pisa, XXXI, 1954, fasc. II, pp. 242-272.
  • G. MARCHELLO, L’insegnamento della Filosofia del diritto nell’Università di Camerino, XXXI, 1954, fasc. III, pp. 385-389.
  • P. VACCARI, L’insegnamento della Filosofia del diritto nell’Università di Pavia, XXXI, 1954, fasc. V-VI, pp. 726-733.
  • A. CASTRO, L’insegnamento della Filosofia del diritto nell’Università di Catania, XXXVIII, 1961, Fasc. II-IV, pp. 309-340.

Il 29 dicembre 1937 fu tenuta una riunione del Consiglio direttivo, e in quell’occasione si richiamò l’attenzione del Ministro dell’Educazione nazionale “sulla ingiustificata esclusione della Filosofia del diritto dal novero delle materie fondamentali e persino delle complementari delle Facoltà di Scienze politiche”, facendo voti affinché “in considerazione dell’importanza della disciplina e del suo valore formativo, specialmente nel campo delle scienze politiche ö come la storia del pensiero dimostra – l’insegnamento della Filosofia del diritto fosse di nuovo incluso fra le materie fondamentali per la laurea in scienze politiche”.

Fu bandito un secondo concorso per un Sommario storico della Filosofia del diritto in Italia dall’antichità all’epoca presente; ma anch’esso andò deserto come il precedente (v. Rivista int. di Filosofia del diritto, XVIII, 1938, fasc. II, pp. 215-216).

La terza Assemblea fu tenuta il 24 aprile 1938, sempre con larga partecipazione dei Soci. Ad essa fece seguito un Convegno di studi, nel quale furono discussi due temi. Sul primo tema: Il problema del diritto naturale, si ebbero le relazioni dei proff. Francesco Aquilani (Pascal ed il diritto naturale), Arturo Beccari (Concezione spiritualistica del diritto naturale) e Alessandro Groppali (Il problema del diritto naturale). Sul secondo tema: Sull’attuale condizione della Filosofia del diritto in Italia, svolse un’ampia relazione il prof. Giuseppe Capograssi, seguita da una vivace discussione, alla quale parteciparono tutti i presenti ( sul Convegno di studi, e soprattutto sulla relazione del prof. Capograssi, v. Rivista del diritto, XVIII, 1938, fasc. IV-V, pp. 484-486).

La seconda guerra mondiale interruppe anche l’attività della Società, che con Decreto del Ministro dell’Educazione nazionale in data 10 dicembre 1940 fu aggregata all’Istituto di Studi filosofici come Sezione per la Filosofia del diritto.

Nel 1948 la Società potè riprendere la sua attività come organismo autonomo, pur rimanendo collegata con l’Istituto di Studi filosofici, data l’affinità degli scopi che ambedue gli enti si proponevano. Il 23 febbraio 1949 fu tenuta a Roma una Assemblea, alla quale parteciparono numerosissimi cultori della materia; e, rimandando ad un secondo tempo l’elezione delle cariche sociali, fu deliberato ad unanimità di nominare per l’anno in corso una Commissione direttiva provvisoria, della quale furono chiamati a far parte i proff. Giorgio Del Vecchio, Felice Battaglia, Giuseppe Capograssi, Francesco Bernardino Cicala, Benvenuto Donati, Giacomo Perticone e Rinaldo Orecchia, con l’incarico di preparare lo schema di un nuovo Statuto e di un nuovo Regolamento da sottoporre all’approvazione dei Soci; di elaborare un piano particolareggiato di lavoro e di indire, appena possibile, una nuova Assemblea. Fu deliberato altresì di considerare di nuovo la Rivista internazionale di Filosofia del diritto come organo ufficiale della Società (v. Rivista int. di Filosofia del diritto, XXV, 1948, fasc. I-II, p. 195; e XXVI, 1949, fasc. I, p. 96).

Nel 1950 lo schema del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento fu pubblicato nella Rivista internazionale di Filosofia del diritto, con l’invito a tutti i Soci di comunicare alla Presidenza le proprie osservazioni e proposte; e in base ad esse nel 1952 fu redatto il testo definitivo. Nell’Assemblea tenuta il 5 novembre dello stesso anno a Roma si procedette a norma dello Statuto alla elezione delle cariche sociali per il triennio 1952-1955, che furono così attribuite: Presidente: prof. Giorgio Del Vecchio; Vicepresidente: prof. Widar Cesarini Sforza, dell’Università di Roma; Commissione consultiva: proff Felice Battaglia, dell’Università di Bologna, Norberto Bobbio, dell’Università di Torino, Giuseppe Capograssi, dell’Università di Roma, Francesco Bernardino Cicala, dell’Università di Firenze, Antonio Falchi, dell’Università di Genova, Alessandro Groppali, dell’Università di Milano, Giacomo Perticone, dell’Università di Pisa; Segretario: prof. Rinaldo Orecchia (v. Rivista int. Filosofia del diritto, XXVII, 1950, fasc. III-IV, pp. 616-620; e XXIX, 1952, fasc. I-II, pp. 119-122, pp. 514-515).

Allo Statuto e al regolamento furono apportate negli anni successivi, sempre con deliberazioni dell’Assemblea dei Soci, alcune modificazioni; e nell’Assemblea del 3 ottobre 1969 a Padova fu deliberato di modificare la ragione sociale da Società italiana di Filosofia del diritto in quella di Società italiana di Filosofia giuridica e politica.

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